Festival Debussy: un viaggio tra sogno e modernità
Dal 14 al 26 novembre a Bologna, Ferrara e Ravenna, fino a Taranto
Nel nome di Claude Debussy la musica torna ad allargare i confini con la seconda edizione del Festival Debussy, rassegna unica in Italia ideata dall’Orchestra Sinfonica d’Este a cura di Nadir Garofalo con la direzione artistica di Stefano Malferrari. Dodici appuntamenti tra conversazioni, concerti classici, riletture jazz ed esplorazioni elettroniche, animeranno Bologna, Ferrara e Ravenna (con finale speciale a Taranto) dal 14 al 26 novembre, per un festival che sceglie il dialogo come metodo, spaziando tra lingue musicali, generazioni e luoghi per raccontare l’eredità sempre viva del compositore francese. “Un Festival che guarda al futuro, mantenendo fede alla propria vocazione di ricerca, apertura e innovazione, nel segno di un compositore che, tra Ottocento e Novecento, ha saputo traghettare la musica verso la modernità”, spiega Malferrari.
Il percorso si apre con un’anteprima intitolata Sensibilité. Il miracolo dell’Impressionismo, affidata a Nicola Hansalik Samale, e con l’esibizione del Settimino dei Solisti Lucani su pagine di Chausson, Debussy, Magnard, Dukas, Ravel e Samale: prima al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara (14 novembre), poi all’Accademia Filarmonica di Bologna (15 novembre). Sempre il 15, al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Silvia Turchetti e Stefano Malferrari firmano Belle Époque. Dal salotto von Meck ai cabaret di Parigi, pianoforte a quattro mani tra Debussy, Fauré, Ravel e Satie. Il 20 novembre all’Accademia Filarmonica di Bologna si entra nel vivo, con Fantasia di preludi. Nei tempi, nei paesi, nei generi, conversazione di Piero Mioli con interventi musicali di Isabella Ricci su Chopin, Debussy e Rachmaninov. La sera, al Jazz Club Ferrara (Torrione San Giovanni), la Big Band del Conservatorio “Martini” diretta da Michele Corcella rilegge temi debussiani in chiave jazz con DebuJazz. Il 21 novembre, ancora in Accademia Filarmonica, Alessandro Nardin mette a confronto Debussy e Satie. Esoterismi a confronto, seguito dalla Soirée Satie con Alfonso De Filippis (voce) e Stefano Malferrari (pianoforte), dove testi e musiche di Satie svelano un’altra Parigi, ironica e iniziatica (21 novembre).
Sabato il festival si fa policentrico. A Ravenna, al Conservatorio “Verdi”, Nadir Garofalo conduce Mystère. Debussy, desiderio e destino, con interventi musicali degli studenti (22 novembre). Nel primo pomeriggio si rientra a Bologna, al Conservatorio “Martini”, per Leggere Debussy attraverso la bibliografia. Fonti, miti, cataloghi, a cura di Luciano Scarpaci, con nuove pagine interpretate dagli studenti. Subito dopo, nelle stesse sale, arriva DebussX. Flauto, chitarra e live electronics, sviluppato dalle classi di Musica applicata del Conservatorio: un ponte tra acustico e digitale che mostra quanto Debussy resti fertile anche per i linguaggi del presente. In serata, a Ferrara nel Palazzo Naselli-Crispi, Augusto Vismara (violino) e Elisa Racioppi (pianoforte) danno vita a Poème, con musiche di Bartók, Chausson, Respighi e Debussy. Il 23 novembre, sempre a Palazzo Naselli-Crispi, tocca al Trio Àrktos — Pietro Fabris, Clara Sette, Nicolas Giacomelli — in un programma che intreccia Debussy con Termini, Bonis e Boulanger. Il viaggio si conclude il 26 novembre sul mare di Taranto con un ultimo capitolo di Mystère alla Biblioteca Civica “Pietro Acclavio”: guida Nadir Garofalo, con gli studenti del Conservatorio “Paisiello”. Un dopo-festival che conferma nella rete dei conservatori – da Bologna a Ferrara, da Ravenna a Taranto – il baricentro di questa edizione.
Il Festival è realizzato con la collaborazione dell’Accademia Filarmonica di Bologna, il Conservatorio di Musica “Martini” di Bologna, il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, il Conservatorio “Verdi” Ravenna, il Conservatorio “Paisiello” di Taranto, il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e il Jazzclub Ferrara. Con i patrocini di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Comune di Ferrara, Comune di Taranto. Con il sostegno della Fondazione del Teatro Comunale di Ferrara.
Allegati
- Data di pubblicazione
- 12/11/2025
- Ultima modifica
- 12/11/2025